La storia della Puglia

Tra il primo e il secondo millennio a.C. in Puglia si stanziarono i primi popoli che furono gli Apuli. Essi vivevano di agricoltura e pastorizia e inoltre allevavano molto bene i cavalli; il nome Apuli fo dato loro dagli antichi Greci. Per arrivare in Puglia essi attraversarono l’Adriatico e si mischiarono con gli indigeni dando origine a tre gruppi etnici diversi, chiamati poi dai Greci Dauni, Peucezi e Messapi.  I Dauni si stabilirono nella provincia di Foggia, i Peucezi nella Terra di Bari e i Messapi nella parte più meridionale della Puglia, l’attuale Salento. Tra l’Ottavo e il Quarto secolo a.C. raggiunsero il massimo splendore. Ebbero contatti con i romani tra il quarto e il terzo secolo a.C. quando essi vollero conquistare la Puglia. Quando venne conquistata Bari essa codeste dell’onorificenza di “municipium cum suffragio”, status che le permetteva di legiferare e creare istituzioni proprie pur dipendendo da Roma.

Taranto invece, essendo di origine Greca, tentò di ostacolare l’avanzata di Roma stringendo un’alleanza con Pirro, Re dell’Epiro. Le guerre furono molto sanguinose e nel 272 a.C. Taranto cadde nelle mani dei romani. Introno al 240 a.C. Brindisi venne nominata municipio e ai brindisini venne riconosciuta la cittadinanza romana. La Puglia quindi abbracciò il latino a tal punto da contribuire alla nascita di figure letterarie come Quinto Ennio, Livio Andronico e Marco Pacuvio.