A Sparta, gli spartiti erano educati alla guerra fin da piccoli, con metodi che oggi sarebbero discutibili. Prima di tutto, già alla nascita vi era la prima discriminazione, ovvero i bambini malformati erano destinati a morte certa poiché venivano lasciati morire in un luogo isolato sul monte Taigeto. Coloro in salute invece erano educati dalle loro madri a non avere paura; questa per esempio è una cosa che ha i suoi pro e i contro: rendere un ragazzo immune dalle paure significa privarlo di una sensazione che ci preserva dal fare stupidaggini però è anche vero che avere paura delle cose stupide non aiuta ma blocca solamente. Avere paura di un animale feroce come il leone aiuta a non andargli incontro senza aver preso precauzioni, avere paura invece dei buchi non ha assolutamente senso. Dopo essere stati resi immuni da qualsiasi paura, vengono addestrati alla guerra poiché loro saranno il futuro esercito che guiderà Sparta nella sua espansione. Inoltre ai futuri guerrieri veniva inculcata una rigida educazione che li addestravano all’obbedienza e alla sobrietà. Da questo sistema educativo però al giorno d’oggi dovremmo prendere spunto sotto alcuni aspetti: ad esempio i bambini dovrebbero essere più educati e meno viziati; a loro dovrebbe essere fatto comprendere il senso del meritare le cose. Invece oggi basta chiedere per avere e non è sempre una cosa buona; si dovrebbe ri imparare il senso dell’educazione che oggi non è sempre compreso. Infine quindi dico che il sistema educativo spartano era di sicuro troppo rigido anche solamente nei confronti di chi nasceva con qualche problema, ma sicuramente non era sbagliato sotto tutti i punti di vista.