Socrate

Socrate era figlio di uno  scultore di una levatrice . Notizie sulla sodomia sono poche a eccezione della figura della moglie Santippe ricordata spesso come  donna bisbetica e petulante.

Prese parte, nel decennio tra il 432 e 444 a.C., alle battaglie di  Potidea come oplite. In queste battaglie si distingue che più di una volta. Furono le sole volte che egli abbandonò Atene; non aspirava alla partecipazione alla vita dello Stato, non poteva tuttavia evitare di prendere parte al consiglio. Mostrò forza e dignità quando durante il governo dei 30 tiranni si rifiutò di eseguire l’ordine di partecipare la cattura del cittadino ateniese che doveva essere condotto alla morte. Ristabilita la democrazia Socrate fu accusato da Melato, Anito e Licone di fronte al popolo ateniese, perché “Agiva illecitamente in quanto non credeva gli dei a cui credeva la città e introduceva divinità nuove, e inoltre corrompeva la gioventù”. Pena richiesta era alla morte. Socrate fu dichiarato colpevole con soli 60 voti di maggioranza. Fu condannato a morte con una maggioranza di 80 voti. Esecuzione della sentenza fu ritardata di circa un mese per motivi rituali:Egli avrebbe potuto quindi pensare ad una fuga preferite concludere la sua vita con un ultimo gesto e ossequio verso le leggi per lui sacre. Socrate non lasciò nulla di scritto E qui arriva la difficoltà che si incontrano nel ricostruire i lineamenti storici della sua figura.