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La Magna Grecia

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La Magna Grecia

La Magna Grecia è l’area geografica della penisola italiana meridionale che fu anticamente colonizzata dai Greci a partire dall’VIII secolo a.C. La vicenda storica della Magna Grecia, sebbene strettamente legata, va tenuta distinta da quella della Sicilia greca. Magna Grecia, complesso di colonie fondate nell’Italia meridionale e nella Sicilia orientale tra l’VIII e il VI sec. a.C. Quelle che ebbero maggior importanza furono Cuma, Reggio, Napoli, Siracusa, Agrigento, Sibari, Crotone, Metaponto e Taranto. Gli abitanti di queste terre si dissero Italioti e Sicelioti. Le lotte tra le città e la pressione delle popolazioni italiche portarono al crollo della Magna Grecia.La fine di Taranto(272) determinò il crollo dell’autonomia delle città greche, che entrarono nell’orbita di Roma. La civiltà della Magna Grecia fece da tramite tra la cultura greco-ellenistica e l’Italia prima che Roma assoggettasse la Grecia.

L’architettura della Magna Grecia, caratterizzata da una imponente monumentalità, predilige l’ordine dorico, che conserva caratteri arcaici rispetto a quello della Grecia (templi di Paestum). In epoca romana si sviluppano anche gli ordini ionico e corinzio. Importante è anche la produzione di rivestimenti fittili policromi (grondaie, acroteri, fornici, gruppi di grandi proporzioni), di tavolette votive, statuette in terra cotta o in calcare e sculture in bronzo. Sotto l’influenza etrusca, nelle tombe osco-campane e apule (Paestum, Cuma, Capua, Nola) si ebbero ipogei dipinti con scene di gladiatori, guerrieri e danze (secc. V-III). Di grande interesse è la produzione ceramica,   nata, a partire dal V sec., con caratteristiche stilistiche e figurative differenti nelle regioni apula, campana e lucana.

Le popolazioni greche più attive nella colonizzazione furono i Calcidesi (fondatori di Cuma, Reggio ecc.) e gli Achei del Peloponneso (Sibari, Crotone, Metaponto); altri popoli e città concorsero in quest’opera: gli Spartani fondando Taranto, i Locresi occidentali Locri Epizefiri, gli Ioni di Colofone Siri; gli Ateniesi in età più recente Turi (444 a.C.). In conseguenza della conquista romana si delineò una crisi economica, politica e demografica, sia nelle pòleis italiote sia nei centri indigeni dell’entroterra. L’intera M. fu coinvolta in un processo di decadenza, a partire dalla guerra annibalica; dopo le devastazioni della seconda guerra punica, e gli interventi repressivi da parte romana, per sussulti antiromani manifestatisi nella regione, una causa sociale ed economica (il diffondersi del latifondo) e una di ordine naturale e ambientale (il progredire della malaria) provocarono o accentuarono il declino. Segni di prosperità si colgono in età imperiale in alcuni centri, ma dovuti alla politica assistenzialistica imperiale o alla munificenza privata più che a una reale capacità di ripresa autonoma. A fronte dell’incertezza del quadro economico della M. per il periodo repubblicano e quello imperiale, la civiltà greco-ellenistica ebbe invece importanza nella storia della civilizzazione per aver esercitato una profonda influenza culturale sulle vicine popolazioni italiche e soprattutto su Roma; centro di questa diffusione fu Taranto.